La termoformatura è una tecnica di stampaggio delle materie plastiche in lastra (o in film) che permette la realizzazione di pezzi di vario genere. Ne siamo circondati … ma se non siamo “addetti ai lavori” potremmo non saperlo. Gli oggetti termoformati che più comunemente si incontrano nella vita quotidiana sono: vassoi, vaschette, piatti doccia, vasche da bagno, lampadari, espositori per rossetti o smalti, interni di frigoriferi, finiture per il settore automotive (pannelli, rivestimenti interni, cappelliere, paraurti) … Gli oggetti termoformati ci circondano, li utilizziamo ogni giorno! Ma come avviene il processo di termoformatura di una lastra termoplastica estrusa? Il processo comporta il riscaldamento di una lastra di plastica che, diventata morbida e malleabile, viene fatta aderire perfettamente ad uno stampo. La forma in plastica ottenuta, raffreddata e indurita, viene poi staccata dallo stampo.

Le fasi del classico processo di termoformatura

1. Riscaldamento

Per ottenere risultati di termoformatura ottimali è essenziale che la lastra da termoformare venga riscaldata in maniera specificatamente programmata. Le termoformatrici migliori attualmente sul mercato dispongono di zone riscaldanti indipendenti, controllate da regolatori di energia e da sistemi computerizzati.

2. Pre-stiramento (pallone)

Dopo aver raggiunto la temperatura di formatura, o stato “plastico”, la lastra viene pre-stirata in modo da ottenere uno spessore idoneo. Si crea cioè quello che, in gergo, viene chiamato “pallone”, all’interno del quale, un meccanismo fa salire lo stampo.

3. Vuoto

Il materiale, opportunamente riscaldato e pre-stirato, viene sottoposto al processo di sottovuoto che ne consente la formatura. Grazie ad una pompa del vuoto è possibile estrarre l’aria intrappolata tra la lastra e lo stampo. Ecco che la lastra prende la forma desiderata.

4. Raffreddamento e rilascio

Prima di essere rilasciata, la plastica formata deve essere lasciata raffreddare, o raffreddata tramite ventilazione forzata.

5. Rifilatura e finitura

Il pezzo termoformato e raffreddato viene tolta dalla macchina ed il materiale in eccesso eliminato. A formatura avvenuta si possono effettuare fori, scanalature, tagli (solitamente mediante “centri di lavoro a 5 assi”) ed anche operazioni di decorazione, stampa, rinforzo, schiumatura e assemblaggio.

Ciceri de Mondel produce PS, ABS/PMMA, PLA, PS-PE (KOBLEND) in lastre di alta qualità per termoformatura. Attualmente le lastre estruse da Ciceri trovano applicazioni di rilievo nei settori dell’industria, dell’automotive, degli elettrodomestici, dell’arredamento e della pubblicità. Un materiale che sta riscuotendo un notevole successo all’interno della nostra gamma prodotti è il PS-PE (Koblend). E’ un materiale che coniuga la facilità di formatura del polistirolo (PS) all’elasticità, anche a basse temperature, e alla resistenza chimica del politene (PE). Grazie alla scorrevolezza sullo stampo è inoltre indicato per termoformature molto complesse o particolarmente profonde. L’idoneità al contatto alimentare e l’elasticità a basse temperature lo rendono particolarmente indicato per il settore dei frigoriferi.

E’ importante ricordare la possibilità di riutilizzo che la plastica offre. Le parti di scarto derivanti dallo “scontornamento del pezzo” possono essere raccolte, triturate, eventualmente ri-trafilate, e, sottoforma di “materie prime seconde”, ri-estruse. A questo proposito, per sostenere l’economia circolare delle materie plastiche ed agevolare i propri clienti, Ciceri de Mondel ha attivato un programma ti recupero degli scarti di lavorazione.