COSA È IL PLEXIGLASS?
Il polimetilmetacrilato (o PMMA) è una materia plastica formata da polimeri del metacrilato di metile.
Il polimetilmetacrilato (detto anche acrilico colato) fu scoperto nei primi anni Trenta dai chimici britannici dell’Imperial Chemical Industries in Inghilterra, che registrarono il prodotto sotto il marchio Perspex®.
Negli stessi anni, il chimico e industriale Otto Röhm della Rohm e Haas AG in Germania tentò di produrre un vetro di sicurezza polimerizzando metacrilato di metile tra due strati di vetro. Il risultato, all’interno delle due lastre di vetro, fu un foglio di plastica trasparente, che Röhm registrò nel 1933 sotto il marchio Plexiglas® (marchio da cui ha avuto origine la parola plexiglass, utilizzata oggi come sinonimo di PMMA per indicare sostanzialmente un vetro sintetico).
Di norma il metacrilato è molto trasparente, anche più del vetro, e con la proprietà di essere più o meno infrangibile a seconda della sua “mescola”, per questo è spesso usato in alternativa al vetro.
Applicazioni:
La prima grande applicazione della nuova plastica fu nel settore bellico durante la seconda guerra mondiale, quando il PMMA fu usato per realizzare i finestrini degli aerei e i periscopi dei sottomarini.
Uno dei primi impieghi, negli anni Cinquanta, in prodotti commerciali del plexiglass fu il coperchio della radio-giradischi Braun SK 4 (1956).
Il PMMA è ora usato per lo più nella fabbricazione di “vetri” di sicurezza e articoli simili, nei presidi antinfortunistici, nell’oggettistica d’arredamento e nell’architettura.
Tra i vari esempi di applicazioni industriali ricordiamo: i fanali posteriori delle automobili, le barriere di protezione negli stadi, le grandi finestre degli acquari, e, nel settore del bagno, le vasche e i piatti doccia.
Il PMMA possiede un ottimo grado di biocompatibilità con i tessuti umani, viene per questo usato nella produzione di lenti intraoculari per la cura della cataratta. Anche le prime lenti a contatto rigide in materiale plastico erano realizzate con questo polimero, oggi quasi completamente rimpiazzato.
In ortopedia il PMMA è usato come “cemento” per fissare impianti, per rimodellare parti di osso o “riparare” vertebre fratturate. Anche le otturazioni dentali sono realizzate con un “cemento” analogo. In chirurgia estetica iniezioni di microsfere di PMMA sotto pelle vengono usate per ridurre rughe e cicatrici.
Il PMMA è un materiale sensibile alla corrente che lo attraversa e perciò viene utilizzato anche nell’industria microelettronica e, per l’elevata conducibilità della luce, viene impiegato per la realizzazione di fibre ottiche.
La migliore qualità di lastre in PMMA è ottenuta per colata di uno “sciroppo” acrilico. Le lastre estruse risultano di minor pregio. Pochi produttori al mondo possiedono impianti e tecnologie per polimerizzare il PMMA sotto forma di blocchi, che vengono usati in campo artistico, per apparecchi medicali e lenti di grossa dimensione, nelle finestrature per i sottomarini e per le pareti trasparenti degli acquari oceanici.
Ciceri de Mondel estrude PMMA in lastra accoppiato con ABS (co-estrusione) per conferire alla lastra in ABS una superficie lucida e brillante senza che vengano compromesse le caratteristiche meccaniche dell’ABS. (ABS/PMMA).